Campagna agrumi Bioinvio

12 marzo 2018

“La campagna agrumicola siciliana 2017/18 risulta essere abbastanza frizzante – riferisce Francesca Digeronimo, manager di una nota società che si occupa di produzione e commercializzazione di agrumi bio a Vittoria (RG) – La richiesta di mercato c’è, benché la concorrenza sia elevata e spesso faccia abbassare i prezzi i maniera considerevole. Il settore biologico, nel quale lavoriamo da anni, rimane comunque una buona nicchia di mercato”.

“Per quanto riguarda la campagna delle arance rosse – continua Digeronimo – quest’anno i frutti non sono stati di pezzatura molto grossa a causa del caldo torrido e della prolungata siccità della scorsa estate. Ciononostante, le varietà come Moro e Tarocco vengono comunque apprezzate come prodotto peculiare del nostro territorio”.

La varietà Moro si conferma essere un articolo particolarmente gradito per le spremute fresche. L’alto contenuto di antociani ne fa senz’altro una referenza privilegiata. Mentre il Tarocco, con le sue proprietà organolettiche eccezionali, continua a essere una cavallo di battaglia universalmente apprezzato dai mercati e dai consumatori finali.

“Nel nostro areale abbiamo appena iniziato la raccolta delle arance tardive Navel Lanelate – continua l’esperto – mentre verso aprile inizierà quella del Valencia che si prospetta buona come volumi disponibili e qualità. La Navel LaneLate è un’arancia di inizio stagione, molto dolce e con un’ottima conservabilità: un prodotto su cui puntare in quanto consente di prolungare parecchio la stagione agrumicola. In annate buone può arrivare addirittura fino a luglio/agosto e fare una buona concorrenza alle arance sudafricane”.

Dopo la campagna, da più parti definita disastrosa, dello scorso anno dove distruttive e inaspettate gelate crearono ingenti danni alla produzione agrumicola siciliana, quest’anno, stante a quanto riferito da Digeronimo, si sarebbe aperto uno spiraglio di ripresa. E’ evidente che a giocare un ruolo fondamentale è la scelta dei canali di commercializzazione: in questo caso quello della vendita diretta. Ciò dimostra, ancora una volta, che l’agricoltore non può pensare di limitarsi alla mera produzione, ma deve prendere in mano le redini anche della promozione dei propri prodotti.

Ritengo sia importante valorizzare il nostro made in Sicily con un’offerta di qualità e un servizio eccellente – conclude Francesca Digeronimo – unici fattori che possono differenziarci su un mercato globale”.

Data di pubblicazione: 06/03/2018
Autore: Gaetano Piccione
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